Arriva un cucciolo: come accoglierlo al meglio e vivere felici insieme.

“Lo condurrò per mano finché non avrà la forza di procedere da solo; e toglierò dal suo percorso quante più pietre potrò, gli insegnerò a evitare quelle rimaste o a camminare saldamente sopra di esse.“
Anne Brontë, La signora di Wildfell Hall

Gli occhi dei cuccioli sono per me qualcosa di magnetico…. È meraviglioso immaginare quanta vita, quante qualità e quanti talenti tutti da scoprire siano nascosti in quegli esserini tanto piccoli!
Altrettanto entusiasmante sarà accogliere un cucciolo nella vostra vita: dalla mia esperienza riporto quattro focus da tenere sempre a mente che vi permetteranno di vivere questa avventura con consapevolezza e serenità.

1. NIENTE FRETTA
Un cucciolo ha bisogno di fare esperienze, sì … ma non dimentichiamo di rispettare i suoi tempi per poter contare su uno sviluppo psicofisico lineare che porterà ad un individuo adulto equilibrato e sereno. Per questo catapultarlo in tutte le situazioni senza valutare attentamente i suoi vissuti potrebbe mettere a rischio la sua stabilità emotiva futura in diverse situazioni. E’ fondamentale osservare e saper interpretare correttamente le risposte che ci dà, riconoscendo i momenti critici affiancandolo e supportandolo con pazienza ed empatia quando è in difficoltà. Il riposo e il sonno sono importanti tanto quanto il gioco e la conoscenza del mondo!

2. ESSERCI
Dovremo costruire con il nostro cucciolo una relazione solida e poggiata sulla fiducia per diventare la miglior base sicura che lui possa avere: è necessario assolvere ai suoi bisogni affettivi, accogliere le sue emozioni, dare sostegno costante, indicare la giusta direzione affinché non impari a fare da sé in un momento così delicato e sensibile della sua crescita. I momenti di solitudine e di distacco vanno costruiti con gradualità, commisurati all’età e alle risposte che il cucciolo ci rimanda. E’ bene prevedere ed introdurre una figura di riferimento secondaria coerente e stabile che possa fare le nostre veci in nostra assenza, soprattutto se prolungata e sistematica. Tuteliamo sempre il cucciolo da tutto ciò che potrebbe spaventarlo, traumatizzarlo e dai potenziali pericoli! Se sapremo essere una guida presente, vicina e amorevole ne gioveremo entrambi per tutta la vita!

3. CONOSCERSI
Abbiamo il privilegio di ammirare la sua crescita giorno dopo giorno, conquista dopo conquista… non dimentichiamolo! Il regalo più bello che possiamo fare alla nostra relazione è permetterci di conoscere chi abbiamo di fronte senza preconcetti, aspettative e sovrastrutture tipiche di noi umani, osservando il nostro cucciolo e cercando di capire chi è, cosa vuole fare e qual è il suo posto nel mondo. Ogni individuo ci mostrerà tendenze e interessi, ci farà capire cosa spicca ai suoi occhi, in cosa trova gratificazione e autoefficacia: è nostro dovere saper leggere e “ascoltare” tutte queste disposizioni mentali nonchè rispettarle quanto più possibile. Consentire al nostro cucciolo di essere se stesso ci farà individuare e assaporare la sua felicità che diventerà anche la nostra! Quanto a noi…. Saremo sotto costante osservazione e nulla di noi sfuggirà al nostro compagno di vita che in brevissimo tempo saprà chi siamo, cosa vogliamo fare e qual è il nostro posto del mondo (spesso meglio di quanto lo sappiamo noi!!).

4. AFFIDARSI A PERSONE COMPETENTI
È segno di responsabilità non lasciare nulla al caso nè andare per tentativi: la fase evolutiva del cucciolo è un momento della sua vita che merita attenzione e dedizione. ricco di formazione ed esperienze nel mondo della cinofilia. Il mio consiglio è quello di affidarsi a specialisti del settore che, attraverso delle consulenze specifiche prima e dei percorsi educativi poi, possano accompagnarci sin dalla scelta del cucciolo favorendo l’instaurarsi di una relazione equilibrata e corretta foriera di esperienze edificanti e arricchenti per tutto il branco.

5. CREARE DELLE ROUTINE!
Facendosi aiutare da una figura professionale esperta è importante impostare sin dai primi giorni dei “riti” (come, per esempio, quello del pasto, della passeggiata, del riposo) per consentire al cucciolo di inserirsi nelle dinamiche familiari con maggior facilità, costruendosi delle aspettative chiare su quello che accadrà a beneficio del suo preziosissimo equilibrio psicofisico e a noi proprietari di “ricordare” in modo sistematico tutti quelli che sono i bisogni fondamentali del nostro cane, assolvendoli in modo efficace e corretto.

Consiglio finale: GODETEVI OGNI MOMENTO!
Si è cuccioli una volta sola: godetevi ogni piccola conquista, ogni nuova avventura, le coccole, i momenti di gioco e quelli di relax assoluto. Vivete ogni esperienza fatta insieme con entusiasmo, come fosse un dono che fate al vostro legame. Senza quasi accorgervi vi troverete a riguardare le fotografie fatte al vostro cucciolo e a ricordare quel bellissimo periodo con un pò di nostalgia.

Credo che un cucciolo di cane stravolga letteralmente la nostra vita: accoglierlo sarà una sfida ma il premio che ci attende ha un valore inestimabile.

Angelica Gaffuri

Mi chiamo Angelica Gaffuri ed una costante mi accompagna da sempre nella vita: i cani.
Sono nata e cresciuta tra i cani e la loro compagnia è stata da sempre indispensabile per me tanto da decidere di intraprendere un percorso di studi che mi ha permesso di diventare, come punto di partenza, Educatrice cinofila ad indirizzo cognitivo-zooantropologico con la qualifica di Tecnico Prime Orme (competenze e conoscenze specifiche riguardanti la crescita e l’educazione del cucciolo).
Sono Operatore di Zooantropologia didattica: credo molto nel valore formativo della relazione uomo-animale, in particolare per il bambino e l’adolescente. Sono in possesso del brevetto di Operatore Basic Animal Urgency. Ho frequentato un Master specifico sulla Comunicazione intraspecifica del cane e sto completando la formazione come Consulente in Fitonutraceutica e come Coadiutore del cane negli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)…. sono proiettata in un futuro che vedo ricco di formazione ed esperienze nel mondo della cinofilia.